Conferenza di Antonio Conti, araldista
Venerdì 22 giugno 2018 - ore 18.00
Non è uno stemma qualunque quello col cimiero del liocorno crestato: è lo stemma “malatestiano” per eccellenza nella città di Fano, tanto da essere stato scelto quale simbolo del Museo Civico Malatestiano.
Murato nel portico dell’ex chiesa di San Francesco da circa duecento anni, lo stemma è stato costantemente attribuito alla famiglia Malatesti; ma quest’attribuzione non ha retto alla prova della ricerca compiuta dall’araldista Antonio Conti.
L’indagine, basata su diverse fonti documentarie, è stata compiuta presso importanti archivi fanesi (la sezione Manoscritti della Biblioteca Federiciana e l’Archivio diocesano) e confrontando altri stemmi ancora presenti a Fano e nel circondario. All’esito è emerso che lo stemma deve essere attribuito alla famiglia Boccacci che, proveniente da Meldola, si stabilì a Fano all’inizio del XV secolo e si estinse tre secoli dopo.
Nel corso della conferenza, Antonio Conti ripercorrerà le tappe della sua ricerca, illustrando le ragioni e le fonti che stanno alla base della nuova attribuzione.
Antonio Conti (1966), laureato in giurisprudenza, araldista, collabora con la cattedra di Archeologia Medievale dell’Università di Urbino “Carlo Bo” con saggi per la collana “ArcheoMed”; è collaboratore della rivista bimestrale “Nobiltà”; si occupa prevalentemente di araldica civica e di araldica signorile (Montefeltro, Della Rovere, Brancaleoni, Oliva, Sforza) con saggi pubblicati sulle riviste della Società Pesarese di Studi Storici, della Società di Studi Storici per il Montefeltro e dell’Accademia Raffaello; è coautore del libro L’arme segreta. Araldica e storia dell’arte nel Medioevo (secoli XIII-XV) e del volume Le Marche sugli scudi. Atlante storico degli stemmi comunali; è autore del libro Il segno del falco. Gli Accomanducci di Monte Falcone e un’ipotesi per gli affreschi dell’Oratorio di San Giovanni di Urbino.