20 ANNI DE L’AFRICA CHIAMA – 20 ANNI DI CAMMINO PER LA PACE
Eventi alla Mediateca Montanari
Perché non possiamo non dirci africani
Interviene il prof. Guido Barbujani, genetista, scrittore e professore universitario.
Ha lavorato nelle Università di Padova, Bologna, State of New York a Stony Brook e Londra, attualmente insegna Genetica all’Università di Ferrara. Tra i suoi libri, Questione di razza (2003), Dilettanti. Quattro viaggi nei dintorni di Charles Darwin (2004) e, con Pietro Cheli, Sono razzista ma sto cercando di smettere (2008), Europei senza se e senza ma (2008), Gli africani siamo noi. Alle origini dell’uomo (2016), Il giro del mondo in sei milioni di anni (2018).
“Il più grave degli equivoci? Pensare che siccome non siamo tutti uguali, allora vuol dire che siamo divisi in razze”
Stereotipi e pregiudizi raccontati con i fumetti
Interviene Takoua Ben Mohamed, fumettista, illustratrice, graphic-journalist e video-maker producer italiana di origine tunisina.
Modera Nadia Ben Hassen
Impegnata fin da giovane in associazioni giovanili, culturali e umanitarie di volontariato, nelle sue opere tratta diversi argomenti: dalle donne musulmane, ai rifugiati, al razzismo e xenofobia, e altre tematiche sempre rilevanti sul piano sociale e dei diritti umani.
“Noi donne musulmane veniamo raccontate come deboli, sottomesse, tristi. Invece io gioco sul sorriso, sulle espressioni e sulla vita quotidiana. Racconto quello che è al di là della prima apparenza. Una ragazza forte, allegra, impegnata socialmente e in grado di rispondere a chi le fa le domande più strane: porti il velo perché non ti lavi i capelli? Lo porti anche sotto la doccia? E potrei andare avanti a lungo. Immagini come quella delle donne del ponte servono allo stesso scopo: distruggere gli stereotipi che non ci fanno capire chi abbiamo di fronte”.
Evento realizzato nell’ambito del progetto PAC – Persone al Centro Prog 3442 e realizzato in collaborazione con Prefettura di Pesaro e Urbino.
Incontro con Ubah Cristina Ali Farah, scrittrice e poetessa somala e italiana
Modera Francesca Giommi
Poetessa e scrittrice, Ubah Cristina Ali Farah è nata a Verona da padre somalo e madre italiana ed è cresciuta a Mogadiscio, dove è rimasta fino allo scoppio della guerra civile nel 1991. Fuggita dal paese, dopo alcuni anni trascorsi in Ungheria è tornata in Italia e si è stabilita a Roma. Oggi vive a Bruxelles. È autrice di due romanzi, Madre piccola (Frassinelli, 2007) e Il comandante del fiume (66thand2nd, 2014). Ha partecipato a numerosi programmi internazionali di scrittura creativa tra cui l’International Writing Program della University of Iowa, e quelli della Civitella Ranieri Foundation e dello Stellenbosch Institute for Advanced Study, grazie ai quali ha ultimato questo romanzo. Nel 2006 si è aggiudicata il premio Lingua Madre e nel 2008 il premio Vittorini.
Ne Le stazioni della luna (66thand2nd, 2021) Ali Farah dà vita a una serie di personaggi destinati ad accompagnare a lungo i lettori e fa luce su un periodo poco conosciuto della storia dell’Italia e sui suoi rapporti con l’ex colonia. Sullo sfondo una Mogadiscio bellissima e assolata, con i suoi tramonti repentini e l’aria umida impregnata di sale, i bar affollati, i vicoli stretti dove si spande avvolgente l’odore di aloe e cardamomo.
Accesso consentito esclusivamente alle persone munite di una delle certificazioni verdi Covid19 (Green Pass).
Prenotazione obbligatoria telefonando al 0721 887834
Tutti gli appuntamenti su https://settimanafricana.wordpress.com/